Intervento Filippo Addarii, Fondatore di PlusValue, a “La catena del valore dell’impatto nell’abitare sociale”

Crisi dell’housing e diritto alla casa. La crisi dell’housing non è solo una questione sociale o economica, ma una prova di stress per la democrazia europea. Il diritto alla casa, pilastro di coesione e dignità, è minacciato da un modello economico che ha trasformato l’abitare in un asset finanziario incapace di rispondere alla domanda crescente. In Europa mancano 9,6 milioni di abitazioni; in Italia oltre 600.000. Il fabbisogno d’investimento supera i 170 miliardi di euro. Questa distorsione non deriva da mancanza di risorse, ma da una cattiva allocazione e dall’assenza di strumenti per valorizzare ciò che conta: l’impatto sociale. Serve riconnettere valore economico e valore sociale. La sostenibilità delle nostre democrazie dipende dalla capacità di investire nel capitale umano e nelle infrastrutture sociali: case, scuole, sanità, cultura, ricerca.

Il paradosso del valore invisibile. Oggi i mercati misurano solo il rendimento finanziario. L’impatto sociale resta invisibile, e il sistema premia ciò che è misurabile, non ciò che è necessario. Gli investimenti a impatto restano marginali perché il valore sociale non è tradotto in linguaggio finanziario. Addarii propone di usare AI e High-Performance Computing (HPC) non per aumentare l’efficienza dei mercati, ma per restituire trasparenza e fiducia ai sistemi pubblici e finanziari.

Filippo Addarii, CEO e Co-fondatore di PlusValue, commenta: “La crisi dell’housing non è soltanto una questione sociale o economica: è la prova del fallimento di un sistema che ha smarrito il senso del valore pubblico. Abbiamo separato ciò che genera profitto da ciò che genera benessere, e oggi ne paghiamo il prezzo in termini di disuguaglianza, instabilità e sfiducia. Con SI⁴ vogliamo colmare questo divario: usare l’intelligenza artificiale e i dati non per estrarre valore, ma per restituirlo alla collettività. Vogliamo dimostrare che le infrastrutture sociali, a partire dall’housing, possono essere il pilastro di un nuovo modello di prosperità europea, dove l’impatto sociale diventa una metrica di investimento e la finanza torna ad essere uno strumento della democrazia.

SI⁴: misurare l’impatto per investire nel futuro. Nasce così SI⁴ – The Social Infrastructure Impact Investment Index, il primo indice europeo per valutare insieme impatto sociale e valore finanziario delle infrastrutture sociali. Sviluppato da PlusValue con IFAB e finanziato dalla Commissione Europea, SI⁴ è una piattaforma SaaS che utilizza dati reali e machine learning per correlare impatto e performance. Il modello a tre fasi (regressioni, analisi fattoriale, collegamento con ROI, NOI e IRR) produce un punteggio su scala 0–100, rendendo l’impatto sociale comparabile e investibile. SI⁴ integra l’impatto nel ciclo di vita del progetto, consentendo di: classificare asset, orientare capitale, dimostrare bancabilità dei PPP, allinearsi a SFDR e CSRD, e tradurre benefici sociali in valore economico. È uno strumento aperto, scalabile e conforme agli standard europei, per costruire un mercato dell’impatto maturo e credibile.

Progetti pilota e lancio sul mercato. Nella sola fase di ricerca e sviluppo, il progetto ha raccolto l’interesse di alcuni importanti attori del mercato. Il modello è sviluppato utilizzando i dati del Landsbyggefonden, fondo nazionale per il social housing danese, e il consorzio SI⁴ ha siglato accordi, tra gli altri, con Franklin Templeton, la Council of Europe Development Bank e Cassa Depositi e Prestiti, ricevendo un patrocinio dalla Regione Emilia-Romagna. Attualmente, sono in corso negoziati per testare SI⁴ a Londra, Lisbona e Bologna.

Perché serve oggi: la nuova finanza paziente per il welfare europeo. L’obiettivo di PlusValue PlusValue mira a riattivare capitale paziente verso infrastrutture sociali: asset investibili a basso rischio e alto impatto. Non è carità, ma un investimento strategico nel futuro. Con SI⁴, la crisi dell’housing diventa un’opportunità di innovazione democratica, dove il capitale torna a servire il bene comune.

 

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