Progetto coordinato dall’Istituto Nazionale di Statistica, con la partecipazione di 19 Comuni italiani
GENNAIO 2015
a cura di ISTAT in collaborazione con Cnel
Progettare una politica nazionale per le città significa in primo luogo prevedere azioni e governance orientate all’incremento della qualità urbana, cioè a iniziative che rendano le nostre città posti del “buon vivere”.
Per fare questo è necessario assicurare coesione e partecipazione sociale, supporto attivo alle fasce deboli (bambini e anziani in primo luogo), integrazione (popolazione straniera) e tutte quelle azioni che rinnovino il senso di identificazione dei cittadini rispetto ai luoghi nei quali vivono. A questo scopo è fondamentale utilizzare le applicazioni tecnologiche che
consentono l’acquisizione e la gestione integrata di informazioni raccolte sul territorio, per migliorare la qualità e la fruibilità dei servizi da parte dei cittadini, incentivando le pratiche migliori.
L’Istat è impegnato su queste tematiche con una serie di progetti, tra loro interconnessi, in primo luogo per consentire ai cittadini e agli amministratori l’accesso a un ampio set di informazioni statistiche su scala territoriale utile al governo locale dei fenomeni. Ciò nell’ottica di assicurare la necessaria base informativa per l’implementazione e il monitoraggio delle
policy e agevolare tutte le forme di progettazione e partecipazione condivisa del governo dei luoghi di vita che rendano i cittadini soggetti attivi e compartecipanti dei processi di trasformazione e crescita dei territori.
Anche il progetto Bes (Benessere equo e sostenibile) può fornire un significativo contributo in questa direzione. Esso, infatti, è finalizzato all’individuazione delle misure più idonee a rappresentare il progresso del Paese e dei territori verso l’incremento del benessere dei cittadini, da affiancare a quelle macroeconomiche tradizionalmente utilizzate per la misura della crescita. Il framework del Bes considera 12 dimensioni1 selezionate attraverso un processo di condivisione democratica promosso in Italia da Cnel e Istat che, in linea con le esperienze più avanzate che stanno prendendo forma in tutto il mondo, si sono impegnati ad elaborare uno strumento capace di misurare gli elementi fondanti del benessere in Italia e nei suoi molteplici territori. Per raggiungere questo risultato sono stati coinvolti non solo alcuni tra i maggiori esperti dei diversi aspetti che contribuiscono al benessere ma anche la società italiana, attraverso spazi di confronto cui hanno partecipato migliaia di cittadini e incontri con le istituzioni, le parti sociali, il mondo dell’associazionismo.
La riflessione su quali siano le dimensioni del benessere e su come misurarle è, infatti, una riflessione sui fenomeni che è necessario prendere in considerazione per migliorare una società, su come definire obiettivi di breve e lungo periodo e su come valutare i risultati dell’azione pubblica.