A cura di:
Filippo Magni e Francesco Musco, Università Iuav di Venezia
Il panorama scientifico internazionale appare concorde nel sottolineare che i paesi del bacino Mediterraneo saranno particolarmente colpiti dall’aumento, in termini di frequenza, distribuzione ed intensità, degli eventi estremi legati al cambiamento climatico. In questi contesti gli impatti avranno però un carattere regionale distinto a seconda delle condizioni ambientali, sociali, culturali ed economiche che si sono sviluppate nel tempo.
L’urgenza del problema si è quindi tradotta nell’esigenza diffusa di definire nuovi modelli di sviluppo per città e territori, fondati su una nuova consapevolezza dell’inscindibile rapporto co-evolutivo che sussiste tra uomo e clima. La finalità ultima di tali modelli è quella di diventare climate proof, a prova di clima, ovvero capaci di ridurre a livelli accettabili i rischi dovuti al cambiamento climatico attraverso cambiamenti duraturi, compatibili con l’ambiente, economicamente sostenibili e socialmente accettabili.
Il contributo che può essere dato dall’urbanistica e dalla pianificazione territoriale al progetto di città e territori più resilienti è sempre più evidente sia dalla lettura delle sperimentazioni avviate da città, regioni e università, sia dagli indirizzi emanati della Commissione Europea e dell’Agenda 2030.
L’innovazione degli strumenti urbanistici vigenti in un’ottica di adattamento al cambiamento climatico e di incremento della resilienza nei sistemi urbani è un fatto orami incontrovertibile, che da un inizio limitato a singole sperimentazioni, oggi prova a strutturarsi come un processo sempre più consolidato ed avanzato.
In particolare uno stretto confronto dell’urbanistica con le crescenti fragilità urbane e territoriali, porta a declinare le trasformazioni d’uso del suolo con riferimento all’azione pubblica in relazione ai temi della resilienza, mettendo al centro delle agende pubbliche i temi della pianificazione urbana e spaziale, come prioritari per il più ampio e consolidato approccio di sostenibilità alla prospettiva urbanistica.
PROGRAMMA
9,00 – Registrazione dei partecipanti
9,30 – Inizio dei lavori
Obiettivi e stato dell’arte: resilienza, adattamento e trasformazioni urbane
Filippo Magni e Francesco Musco, Università Iuav di Venezia
Resilienza per la città e il territorio
Stefano Salata, Politecnico di Torino
Andrea Arcidiacono, Politecnico di Milano
Stefano Pareglio, Università Cattolica, Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM)
Trasformazioni urbane, sperimentazioni e resilienza
Dalla strategia per la resilienza alle trasformazioni urbane
Piero Pelizzaro, Comune di Milano
Interventi Climatici per la Città Metropolitana di Milano
Denis Maragno e Giovanni Litt, Università Iuav di Venezia
Eugenio Morello e Nicola Colaninno, Politecnico di Milano
Nature Based Solution per la resilienza: esperienze di New York City e Philadelphia
Franco Montalto, Drexel University of Philadelphia
Parigi si adatta alla deregolamentazione climatica: azioni e reazioni
Jon Marco Church, Université de Reims, Champagne-Ardenne
Mantova Hub e Mantova Resiliente
Roberta Marchioro, Comune di Mantova
Servizi ecosistemici e rigenerazione urbana. Il Monterusciello Agro City
Roberto Gerundo, Università di Salerno, Comune di Pozzuoli
Sicurezza Idraulica e resilienza nei piccoli comuni
Francesco Enrico Gonzo, Comune di Isola Vicentina
Emiliano Vettore, Adapt Ev.
Le esperienze delle Regioni
La Strategia per l’Adattamento Climatico di Regione Sardegna
Giovanni Satta, Regione Sardegna
Invarianza idraulica e pianificazione territoriali in Lombardia: l’esperienza di GruppoCAP
Marco Callerio, CAP Holding S.p.a.
Verso il Veneto 2050: consumo di suolo e rigenerazione urbana
Maurizio De Gennaro, Regione del Veneto
Dibattito
13,30 – Conclusione dei lavori
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