Accadìa paesino del vasto Subappennino Dauno meridionale-prov. Foggia, e 2.236 Ab. Nel 1930 Accadìa è stato distrutto da un tremendo terremoto, che lo ha condannato ad uno dei tanti “Borghi fantasma”, mangiato dagli alberi dei Boschi limitrofi bellissimi, fin verso il Tavoliere.

Il “Rione Fossi” ha rimesso alla nuova Accadìa l’estensione verso le direttrici di territorio. Eppure la misteriosa Acca Dea e la leggenda dei Dardani, continuano ad aleggiare nei disegni concentrici dell’antico tessuto diroccato, attorno al rudere della Chiesa Matrice. Con i resti di alcuni Edifici nobiliari e del Palazzo ducale a dare testimonianza storica pregiata. Sopratutto delle preistoriche Grotte ipogee, inglobate nell’antico Borgo.

Di recente scelto e finanziato dalla Regione Puglia-PNRR, come rigenerazione urbana dei Borghi antichi. Musealizzato nei suoi resti antichi, dentro un verde ridisegnato. Utilizzando l’Edilizia recuperabile con funzioni rivitalizzanti, verso il Borgo e il territorio “vasto”.

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