13/04/2016
La gallery multimediale di Urbanpromo, l’evento nazionale di riferimento per la rigenerazione urbana organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, offre anche uno sguardo sul Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia, approvato nel febbraio 2015. Nello specifico la Regione Puglia ha focalizzato l’attenzione sul processo di attuazione di una parte del piano, quella che riguarda la valorizzazione dei paesaggi costieri. L’assessore regionale alla pianificazione territoriale, Anna Maria Curcuruto, illustra il progetto presente nella gallery di Urbanpromo in questa intervista.
- Come si inserisce il progetto presentato a Urbanpromo all’interno del piano paesaggistico pugliese, quali sono gli ambiti e gli aspetti del piano che affronta in maniera più specifica?
Lo scenario del piano paesaggistico regionale, che nasce dalla sua visione progettuale, assume i valori patrimoniali del paesaggio pugliese e li traduce in obiettivi di trasformazione per contrastare le tendenze in atto al degrado paesaggistico e costruire le precondizioni di un diverso sviluppo socioeconomico e territoriale fondato sulla produzione di valore aggiunto territoriale e paesaggistico. Lo scenario, dunque, articola obiettivi, visioni e progetti che orientano azioni e norme verso la realizzazione degli orizzonti strategici delineati dal Piano. Esso si concretizza in cinque progetti a scala regionale: La rete ecologica regionale; il patto città campagna; il sistema infrastrutturale della mobilità dolce; la valorizzazione integrata dei paesaggi costieri; i sistemi territoriali per la fruizione dei beni culturali. Inoltre il Piano ha voluto implementare nel corso della sua redazione diversi progetti integrati di paesaggio sperimentali che hanno avuto la funzione di testare a livello locale sia gli obiettivi generali che i progetti territoriali del piano su diversi tematismi. Tra questi ultimi c’è “I paesaggi costieri” che ha il duplice scopo di arrestare i processi di degrado dovuti alla pressione insediativa e di valorizzare l’immenso patrimonio identitario (urbano, naturalistico, rurale e culturale) ancora presente nel sistema costiero e nei suoi entroterra. Il progetto interessa in particolare i Waterfront urbani, i sistemi dunali, le zone umide, le zone agricole, le urbanizzazioni periferiche, i collegamenti infrastrutturali con gli entroterra costieri, la navigabilità dolce.
- Quanto presentato a Urbanpromo è una prima parte, sperimentale, del progetto di scala regionale?
Sì. Ad Urbanpromo sono stati presentati i progetti quadro scelti nell’ambito dei Concorsi di progettazione banditi dai Comuni su finanziamento regionale, in attuazione del Progetto territoriale di “valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi costieri”, per l’accesso alla seconda fase prevista al fine dell’aggiudicazione dei lavori ammessi a finanziamento. L’iniziativa rientra tra le politiche promosse dall’assessorato, di valorizzazione del patrimonio paesaggistico del sistema costiero pugliese e di riqualificazione e recupero delle aree interessate da processi di degrado delle stesse.
- Come si è articolato questo passaggio sperimentale?
Il processo si è articolato in più fasi: la prima fase ha previsto una manifestazione di interesse bandita dalla Regione Puglia e aperta ai comuni ricadenti nei 16 paesaggi costieri di valorizzazione e riqualificazione individuati dal Piano paesaggistico. I Comuni e i raggruppamenti di Comuni selezionati sono stati premiati con delle somme destinate a finanziare concorsi di progettazione propedeutici alla realizzazione degli interventi proposti nelle manifestazioni di interesse. Gli ambiti interessati dalla sperimentazione sono stati i Comuni di Ugento, Torchiarolo, Melendugno, Gallipoli con il raggruppamento dei comuni di Alliste – Taviano – Racale, il raggruppamento dei Comuni di Ortelle, Diso, Spongano e Andrano (ODSA). Nella seconda fase I vari Enti, al fine di pervenire alla migliore soluzione progettuale hanno bandito un concorso di progettazione. Ad oggi, sulla base dei progetti vincitori, i Comuni e i Raggruppamenti sono nella fase dell’acquisizione di tutti i pareri necessari e della messa a gara dei lavori per la realizzazione degli interventi.
- Quali obiettivi sono stati messi in campo?
Nello specifico il tema progettuale sulla valorizzazione e riqualificazione dei paesaggi costieri ha richiesto un approccio alla progettazione interdisciplinare con l’intervento di diverse competenze professionali. Ogni Ente a partire dagli obiettivi generali del PPTR ha elaborato i propri obiettivi specifici quali l’incremento del grado di naturalità del sistema costiero, il contrasto al processo di formazione di un fronte urbano costiero unico attraverso il ridisegno e la riqualificazione dei paesaggi rurali costieri; la riqualificazione dei waterfront storici urbani, delocalizzando i detrattori e riqualificando gli spazi pubblici e la qualità urbana di nuclei spesso sorti in modo spontaneo e non pianificato; il recupero ecologico ed ecosistemico dei sistemi dunali, delle falesie, delle aree umide, dei bacini idrici e dei canali oltre che delle aree marginali a ridosso della costa e fortemente degradate; il rafforzamento delle connessioni ecologiche; l’allontanamento del traffico veicolare a favore di interventi atti a promuovere sistemi di mobilità lenta anche per i collegamenti tra costa ed entroterra. Tutto questo anche al fine di incrementare la qualità dell’offerta turistico-ricettiva.
- Cosa è emerso dalle proposte per i territori interessati?
La volontà dei territori interessati di salvaguardare e rivalutare i caratteri originari del proprio patrimonio paesaggistico. Questo si è ottenuto attraverso azioni di tutela e fruizione delle aree ad elevata valenza naturalistica, mediante la riduzione della pressione antropica sulle aree costiere, rimuovendo l’ infrastrutturazione viaria pesante. Si sono proposti modelli di sviluppo della mobilità alternativi e improntati alla sostenibilità, riqualificando il tessuto urbano ed edilizio esistente con particolare attenzione alla progettazione dello spazio pubblico.
- Esiste una peculiarità dei territori interessati dalla sperimentazione, un aspetto fisico o sociale di cui la progettazione deve farsi carico?
La progettazione delle aree costiere non può prescindere dalla valutazione dei processi di erosione costiera in atto, rendendo le comunità locali consapevoli di tali trasformazioni. L’ambiente costiero è un sistema altamente dinamico dove i fenomeni di erosione, in arretramento o avanzamento della linea di costa, sono condizionati da numerosi fattori: meteoclimatici, geologici, biologici ed antropici. Nei progetti selezionati ed in corso di attuazione la ricostruzione dei sistemi dunali, la riduzione del carico antropico legato alle infrastrutture viarie e urbanistiche costiere che hanno modificato le regimazioni idrauliche, creato sbarramenti fluviali, ecc…, sono diventati le direttrici progettuali.