10/03/2019
Tra i progetti presentati all’ultima edizione di Urbanpromo, e disponibili nella gallery online di www.urbanpromo.it, c’è quello del Comune di Ferrara, il “nuovo quartiere Darsena di San Paolo Ex Mof – Meis”. Si avvale dei finanziamenti messi a disposizione del bando per la riqualificazione delle periferie e, spiega l’assessore all’Urbanistica Roberta Fusari, si “occupa di un’area centrale sulla base di un piano di recupero approvato nel 2011. L’area è strategica perché costituisce l’affaccio sul fiume del centro città, e quindi è anche l’opportunità in un certo senso di riacquisirlo. Si tratta di grandi vuoti urbani legati a infrastrutture verdi come le mura, che per i ferraresi da sempre sono vissute come un parco pubblico, e a un’infrastruttura blu, appunto il fiume Po”.
Tra le principali aree dismesse ci sono l’ex Mof (mercato ortofrutticolo) e il porto fluviale. L’innovazione del progetto sta nel tenere insieme obiettivi e componenti che puntano, attraverso gli interventi, nello stesso tempo a contrastare il cambiamento climatico (attraverso apposite aree verdi di mitigazione) e aumentare la qualità degli spazi pubblici nelle aree in questione, valorizzando attraverso la riqualificazione gli spazi dove già è feconda l’attività dell’associazionismo ed è attivo ad esempio l’Urban center.
I cantieri sarebbero dovuti partire nel settembre scorso ma, spiega Fusari, le vicissitudini del bando periferie ne hanno rallentato l’avvio. E’ previsto si concludano in tre anni, e discendono da dieci gare di progettazione per altrettanti tipologie di intervento. Si va dall’infrastrutturazione delle reti alla realizzazione di un giardino, fino a un parcheggio multipiano, per citarne alcuni. L’assessore inquadra il progetto in quella che è una più generale idea di città: “Si riacquisiscono e si recuperano per la città spazi inutilizzati rispetto all’utilizzo pervasivo dell’automobile, e nello stesso tempo si fa in modo che rispondano ad esigenze ambientali, che oggi sono vere e proprie emergenze. Si va nella direzione della città futura”.
La stessa presentazione del progetto parla del resto di “scelte che non determinano nuovo consumo di suolo ma una valorizzazione, oltre che provocare un processo di riqualificazione di tutto l’ambito di cui fanno parte ed innescare un diverso modo di vivere la città. La qualità dello spazio pubblico diviene occasione per potenziare la strategia ecologico ambientale della città. Il progetto dello spazio pubblico serve anche per fare adattamento climatico. È questo infatti uno dei legami necessari con i progetti europei”.