06/08/2020
All’edizione 2019 di Urbanpromo Fondazione Housing Sociale ha presentato tra gli altri i progetti di housing sociale Redo Merezzate, Urbana New Living, Quid Quintiliano District, Moneta. Gli interventi, collocati a Milano in diverse zone della città, sono promossi e realizzati dal fondo multicomparto chiuso denominato Fondo Immobiliare di Lombardia, gestito da REDO SGR s.p.a. – Società Benefit, prima InvestiRE Società di Gestione del Risparmio S.p.A., con Fondazione Housing Sociale (FHS) in qualità di Advisor Tecnico Sociale.
Gli inquilini coinvolti nei progetti di housing sociale e collaborativo aderiscono ad un progetto abitativo basato sulla condivisione di spazi e di servizi finalizzato all’ottimizzazione del quotidiano e al miglioramento della propria condizione abitativa. Per agevolare questo processo è necessario accompagnare le persone e i gruppi nella costruzione del proprio vicinato mettendo a loro disposizione dei sistemi abilitanti. Per questo FHS ha messo a punto un percorso, costituito da incontri in plenaria e per gruppi in numero stabilito in base ai singoli progetti, che ha inizio circa sei mesi prima dell’insediamento dei primi inquilini e finisce un anno dopo che i residenti abitano le loro case. È un percorso che ha come obiettivo progettare insieme ai residenti l’uso degli spazi comuni e definire le regole che li governeranno. Per farlo sono stati concepiti degli strumenti per progettare e prototipare le attività, una APP per gestire gli spazi comuni e agevolare la comunicazione tra gli inquilini, dei tutorial per realizzare efficacemente e in poco tempo le attività e per strutturare la governance.
L’emergenza Covid è piombata nei mesi scorsi quando il percorso era nel vivo della sua fase di realizzazione, e per i progetti descritti si sono dovute elaborare modalità alternative.
L’emergenza sanitaria ha colto il cantiere di Moneta nel suo stadio conclusivo e, in pieno svolgimento, la fase di selezione della comunità di abitanti e di assegnazione degli appartamenti. La soluzione proposta è stata quella di organizzare molteplici sessioni virtuali alle quali sono stati invitati non più di 20 candidati per volta: una dimensione sufficientemente contenuta da permettere ai partecipanti di intervenire attivamente con sollecitazioni e domande. Le potenzialità della piattaforma on-line hanno permesso, inoltre, di organizzare brevi sessioni di laboratorio, suddividendo i partecipanti in successivi sottogruppi. Sostenuti da strumenti grafici di facilitazione e guidati nella conversazione da esperti, gli abitanti hanno immaginato il loro futuro all’interno del progetto di Moneta gettando i primi semi per la nascita di una comunità di vicinato attiva e collaborativa. L’esperienza vissuta di chiusura ha posto più che mai in evidenza la ricchezza che un contesto di vicinato solidale può rappresentare. Una consapevolezza diffusa che sarà valorizzata nelle prossime tappe del percorso di Startup della comunità, il programma di incontri che accompagnerà gli abitanti nei prossimi venti mesi nel dare espressione e forma alle loro proposte di collaborazione.
Nel caso di Redo la modalità del Webinar è stata utilizzata tra l’altro per fare un racconto agli assegnatari che hanno partecipato al secondo e terzo avviso per gli appartamenti in locazione, in quanto a causa del lockdown non è stato possibile incontrarli dopo la selezione. E’ stata scelta una modalità di ingaggio “leggera”, quella del webinar, che però non privasse le persone dal ri-vedere i volti di chi, come Fondazione Housing Sociale e degli altri attori coinvolti, fino a poco tempo prima del lockdown conduceva i laboratori in presenza. Anche tornare ad incontrarsi tutti insieme, quando si vive in un progetto di 615 appartamenti, sarà una parte del percorso progettuale, e gli strumenti integrati in questi mesi nel processo di Start up di comunità possono essere visti come un ulteriore risorsa per ampliare il grado di partecipazione
Ad Urbana lo Start up – il percorso di co-progettazione delle attività e servizi collaborativi – avrebbe dovuto iniziare proprio nel mese di marzo con una grande cena comunitaria, alla presenza di tutti gli abitanti già insediati da alcuni mesi. È stata quindi ovviamente necessaria un’azione di ripensamento. Si è pensato di iniziare a scrivere agli abitanti sin dalle prime fasi del lockdown: le “Lettere dalla quarantena” contenevano link utili e informazioni rispetto all’emergenza in atto ma anche riferimenti, riflessioni e suggerimenti circa l’abitare collaborativo. Con l’entrata nella seconda fase, all’allentarsi dell’emergenza sanitaria, ci sono stati gli incontri, prima virtuali e poi fisici.
QUID è stato completato a gennaio 2020 e da febbraio sono iniziati i primi traslochi dei residenti. A partire da fine febbraio, a causa dell’emergenza COVID e delle limitazioni a livello nazionale dettate dai diversi DCPM, è stato mantenuto un presidio telefonico e via email per orientare e dare informazioni pratiche e in particolare FHS ha redatto una serie di comunicazioni al fine di supportare i residenti con notizie utili su diversi fronti. A partire da maggio la situazione si è sbloccata e lentamente si è tornati progressivamente a programmare i traslochi, gli appuntamenti con il gestore sociale, e ad allestire temporaneamente un ufficio di orientamento all’aperto presente settimanalmente all’interno della corte. In luglio sono stati completati gli ultimi inserimenti negli appartamenti e per festeggiare il raggiungimento di questa importante tappa, FHS ha organizzato in collaborazione con il gestore sociale un brindisi on line per celebrare in remoto l’inizio della comunità di QUID. Il nuovo format nasce dalle riflessioni del team di FHS che si propone di rivedere alcuni aspetti di conduzione degli incontri del processo di start up alla luce dell’emergenza in corso che ha delineato una situazione generale mutata, riconducibile anche ai temi dell’abitare. Non potendo organizzare per questo periodo incontri laboratoriali in presenza, QUIDrink è stato progettato come un appuntamento di benvenuto in remoto che sostituisce il consolidato appuntamento “scendi a cena” previsto dal programma, attualmente non proponibile per evitare assembramenti, per diventare occasione di incontro tra i residenti, seppur virtualmente, e dare inizio al processo di costruzione della comunità di QUID.
Negli interventi di housing sociale più complessi sono presenti anche spazi a servizio e locali commerciali.
Il commercio di vicinato viene inteso come servizio che riesce a innescare relazioni positive tra abitanti (luoghi per incontrarsi, stringere relazioni, sviluppare progetti, partecipare ad attività) e a costruire nuove centralità urbane potenziando il ruolo delle attività sul territorio come motore di sviluppo ed elemento di coesione e di riconoscimento sia per la comunità stessa che per i visitatori e utenti esterni.
Nei progetti già avviati da qualche anno come il Borgo Sostenibile, questi spazi contribuiscono a essere risorse per il territorio, quali elementi ad alto valore sociale, capaci di attivare processi virtuosi di innovazione urbana e sviluppo culturale, sociale ed economico della città. Durante l’emergenza Covid tali attività si sono dimostrate fondamentali, non solo per la propria presenza nel quartiere ma anche per aver saputo rispondere in modo personalizzato alla situazione: chi ha trasferito parte delle proprie attività online, chi ha effettuato servizi di consegna a domicilio, chi si è offerto per la stampa delle autocertificazioni, chi ha proposto attività di intrattenimento domestico e chi ha provato a raccontare l’esperienza in chiave artistica.
Nel corso di questo anno si sono susseguite numerose interlocuzioni con realtà in fase di startup e realtà già consolidate anche nell’ambito dei nuovi interventi che prevedono spazi commerciali come Urbana, Redo Merezzate e 5Square, al fine di realizzare contesti residenziali capaci di generare la medesima idea di città, vivace e vitale nelle diverse ore del giorno. Non è infatti scontato trovare imprenditori che desiderino e siano in grado di scommettere su contesti totalmente nuovi.
Si può notare un primo esito nell’intervento di Urbana New Living, nel quale, pur essendo da poco consegnato, sono già presenti una farmacia, un hub di quartiere con servizio WeMI e un poliambulatorio con punto prelievi.
Per REDO Merezzate e 5SQUARE è invece in corso la fase di selezione di servizi e attività commerciali di vicinato, volta a scegliere le realtà che meglio si confanno al progetto di housing sociale. Obiettivo è favorire relazioni di senso vicendevoli e offrire ai futuri abitanti e al quartiere di cui fanno parte una varietà di servizi e attività che arricchiscono il progetto stesso. Un esempio sarà l’attivazione del Consultorio e del Servizio di Riabilitazione gestito dal Consorzio SIR a 5SQUARE, grazie ai quali verranno attivate sinergie con le altre realtà del progetto e con il territorio o la presenza di Lidl nell’intervento REDO Merezzate.