24/06/2021
Il rilancio produttivo come chiave di rigenerazione territoriale. E’ questa la strada seguita dal Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale (ASI) di Foggia per il cosiddetto Ghetto di Mezzanone. Il progetto è stato presentato all’ultima edizione di Urbanpromo Progetti per il Paese ed è disponibile nella gallery online. Dove si legge: “Vogliamo rovesciare in positivo una situazione di degrado territoriale, trasformando la baraccopoli e la tristezza di un Centro di accoglienza per Migranti, sfruttati nell’Agricoltura di Capitanata, in un’Area produttiva agroalimentare di primo livello. Proponiamo un’area industriale, che si innesta dentro il Piano di sviluppo industriale ASI di Area, che, sia pur datato, ha costituito il prodromo di una grande rete organica di sviluppo territoriale omogeneizzante”. 

L’intervento è anche candidato per ottenere i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per un importo complessivo di 145 milioni di euro.

La nuova Area produttiva industriale viene realizzata sul sito dell’ex – Aeroporto Mezzanone. Il progetto ha una valenza di rilancio per un territorio piuttosto vasto, che oltre ai centri urbani coinvolge e valorizza anche quelli produttivi, una caratteristica che lo rende particolarmente adatto alla programmazione e agli obiettivi del PNRR. La nuova area produttiva industriale di nuova mediazione territoriale costituisce infatti il prodromo per una prima direttrice territoriale trasversale e introduce il progetto di recupero territoriale della cintura dei borghi rurali attorno alla città di Foggia, realizzati per il decentramento nella prima metà del Novecento della popolazione agricola.

Inoltre si è pensato di collegare la nuova area produttiva agroalimentare – agroindustriale di Mezzanone al prospiciente territorio agricolo, stabilendo, in tal modo, una relazione diretta tra l’attività agricola dei produttori agricoli di zona e le nuove aziende agroalimentari ed agroindustriali, che si insedieranno nella nuova area produttiva. Una specie di associazione o semplice collaborazione tra produttori agricoli e aziende di trasformazione agricola in forma industriale, utilizzando lo strumento dei bonus o altro. L’orizzonte è quello di un fenomeno che potrebbe anche dilatarsi, delineando un parco di attività urbano territoriale a scala crescente, in una filiera sempre più estesa e continua agroalimentare – agroindustriale, che coinvolge il settore della logistica territoriale ed il settore ambientale territoriale in senso lato,  includendo progetti eco – ambientali correnti, ovvero speciali, come il progetto di Mezzanone, per la realizzazione di un bacino idrico artificiale di accumulo, filtraggio, fitodepurazione a rullaggio delle acque superficiali, utilizzando canali e bacini naturali di zona.