Vittorio Salmoni, Mario Piccinini, INU – URBIT
La città adriatica romagnola
La riviera romagnola va dalla foce del fiume Reno al promontorio di Gabicce Monte, attraversando le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. La città adriatica, lungo la costa romagnola, si è formata a partire dagli anni ’50 con l’espansione di Rimini e di Milano Marittima con la creazione dei lidi romagnoli, andando a costituire una spiaggia continua che si estende per 130 chilometri. Il litorale è caratterizzato a nord dal paesaggio del Delta del Po, a sud dalla conurbazione adriatica romagnola per 70 chilometri, mentre la struttura urbana è formata dalla Statale 16 che corre parallela alla costa e dalla linea ferroviaria, barriera per passare dalla strada al mare. A queste si è aggiunta l’autostrada A 14, che funge anche da circonvallazione per collegare i Comuni della conurbazione.
La città adriatica marchigiana
Lo sviluppo dell’asse lungo il litorale ha determinato un rapido processo di inurbamento verso la costa, generando uno squilibrio nell’assetto demografico sino ad allora omogeneamente distribuito. L’addensamento non ha prodotto tuttavia grandi città: le più popolate raggiungono appena 100 mila abitanti (14% della popolazione). Si sono sviluppate anche la produzione e una complessa rete infrastrutturale, generando una città lineare, oggi giunta a saturazione. La particolare morfologia della Regione ha impedito che il nastro urbano avesse continuità: le pause delle intersezioni vallive trasversali frammentano l’assetto lineare, fungendo da porte di ingresso alle aree interne. L’urbanizzazione costiera marchigiana si configura da Gabicce a Falconara Marittima come la prosecuzione del modello insediativo romagnolo, trascinata dal potente sviluppo dell’attività turistica di quel polo. Al centro, le 12 miglia della falesia del Conero costituiscono un’unicità per l’intera costa adriatica e, insieme, la più forte discontinuità dell’assetto lineare dove modelli urbani, borghi sparsi incastonati nelle pendici del Monte, aree naturalistiche, campagna, costa , marinerie cambiano assetti.
Da Porto Recanati a S. Benedetto ritorna l’assetto lineare, denso e compatto, attorno a poli urbani in crescita esponenziale.
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PROGRAMMA
Introducono:
Mario Piccinini, Vittorio Salmoni, INU – URBIT
Presentazione di progetti di Comuni della costa romagnola e della costa marchigiana:
Comune di Cattolica:
Nuovo urbanesimo, responsabilità e riqualificazione – buone pratiche per l’identità adriatica della città di Cattolica
Fausto Battistel, Assessore all’Urbanistica, Comune di Cattolica
Comune di Ancona:
StrategicAncona 2025: Ancona città di mare contemporanea
Claudio Centanni, Direzione Urbanistica del Comune di Ancona, Presidente INU Sezione Marche
Interreg Italia – Croazia “Joint_SECAP”: Strategie e azioni congiunte per l’adattamento ai cambiamenti climatici della città Adriatica
Rosalba D’Onofrio, Unicam-Scuola di Architettura e Design
Conclusioni:
Mario Piccinini, Vittorio Salmoni, INU – URBIT
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Contributi