Vittoria Crisostomi, Vittorio Salmoni, INU- URBIT
I luoghi della Cultura, specie in epoca post Covid, rappresentano uno dei fattori cruciali dell’economia di una città, laboratori di idee, centri di attrazione, confronto, disseminazione, socializzazione. Le più importanti città italiane hanno ripensato e rigenerato intere parti attorno ad un Museo, ad una sede di Fondazione Culturale. I borghi delle aree interne puntano sui luoghi della cultura e le tecnologie digitali per strutturare il proprio futuro. Oggi il ruolo urbano e territoriale degli spazi culturali si amplia, si diversifica sino ad assumere caratteri del tutto imprevisti: accade che si concentrino in essi funzioni eterogenee che danno origine ad insiemi multidisciplinari capaci di intercettare contemporaneamente diverse esigenze culturali, formative, artistiche esperienziali.
I casi proposti dai relatori, scelti a tutto campo anche in ambito internazionale, daranno conto delle esperienze di elaborazione e riorganizzazione degli spazi culturali già in atto, anche alla luce delle trasformazioni strutturali imposte dalle misure per contrastare la pandemia, che caratterizzano questa nuova importante fase di ripresa. Ma non ci si vuole limitare ad una rassegna di casi: l’obiettivo è offrire alle amministrazioni, alle comunità locali e agli operatori culturali materiale per elaborare nuovi modelli e policies urbane.
Si propongono nuovi possibili approcci, secondo cui le città d’arte e i luoghi della cultura da merce divengono propulsori della rigenerazione e attori di nuove convenienti forme di mercato. Si segue la convinzione che sia realistica una transizione verso una maggiore accessibilità cognitiva, un radicamento nella vita quotidiana, una conveniente connessione tra mercato e cultura.
PROGRAMMA
Introducono:
Vittorio Salmoni, INU – URBIT
Carolina Giaimo, Direttrice Urbanistica Informazioni
Relazioni:
Enrico Vicenti, Segretario Generale Commissione Nazionale Unesco
“Il Parco Archeologico dell’Appia antica: una storia complicata e un nuovo dialogo con il territorio”
Simone Quilici, Direttore Parco Archeologico dell’Appia antica
“Arte e cultura digitale per la rigenerazione urbana”
Maria Grazia Mattei, Presidente MEET – Digital Culture Center
“Modena: L’intelligenza artificiale per i luoghi della cultura”
Andrea Bortolamasi, Assessore alla Cultura, Comune di Modena
Daniele Francesconi, Direttore Festival della Filosofia
“Fabriano: il progetto delle Conce”
Paolo Schicchi, Architetto per Fondazione Carifac
“Il Turismo quando prevale il mercato sulla cultura. Post Covid e alternative possibili”
Sara Gainsforth, Ricercatrice indipendente e giornalista
“L’arte e la rigenerazione urbana”
Ester Coen, Storica e critica d’arte
“Le Fondazioni d’arte per la città”
Paolo Naldini, Direttore Cittadellarte Fondazione Pistoletto
Laura Barreca, Storica dell’arte
Michele Cerruti But, Urbanista
“PNRR: cultura, turismo e rigenerazione urbana, piccole azioni e effetti cumulativi per rigenerare le città d’arte”
Vittoria Crisostomi, INU – URBIT
Conclusioni:
Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea MIC
Lucio Argano, Presidente del Consiglio Superiore dello Spettacolo MIC
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Parteciperò per la attualità del tema su cui mi sono già cimentato convinto sull’importanza di proseguire in questa rigenerante via
Molto interessante.
Sarò presente