Se attraverso la lettura degli strumenti di programmazione dei territori fossimo in grado di risalire agli obiettivi e alle speranze di una classe dirigente, quelli di Messina degli ultimi decenni rivelano tre caratteristiche principali:

  • scarsa considerazione di ciò che accade al di fuori del centro;
  • incapacità nel governo del disegno urbano;
  • assenza di una lettura territoriale di respiro ecologico-paesaggistico.

In anni in cui le città potevano ancora essere governate da un punto di vista dello sviluppo della forma urbana questa non compariva tra gli obiettivi dei piani (l’ultimo tentativo risale al Borzì, piano di ricostruzione dopo il terremoto del 1908) ed è questa l’origine di una crescita urbana priva di controllo. Capacity intende confrontarsi con questo tema e dare risposte alla realtà sociale e al contesto economico e offre una grande visione (fatta di piccole ma diffuse azioni individuali), contiene elementi importanti per una reale e possibile riqualificazione di alcune delle aree più degradate della città di Messina da attuarsi nel rispetto del più importante tra tutti i temi: la condivisione e la partecipazione sociale all’interno dei processi di trasformazione. La proposta applica una strategia integrata che segue il principio della concentrazione degli investimenti (area-based) e prevede la complementarietà tra interventi diversi mettendo a sistema azioni (puntuali, areali, reticolari) materiali e immateriali, sociali e urbanistiche.

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