La Regione del Veneto sta avviando le procedure per dotarsi, a quasi trent’anni di distanza dal primo strumento di programmazione sul tema, di un nuovo piano regionale dei trasporti.
La base per le riflessioni sulla mobilità regionale si sviluppa in un contesto territoriale completamente diverso da quello oggetto piano dei trasporti del 1990.
Le prospettive di sviluppo delle infrastrutture di trasporto su strada, che erano state centrali nella revisione del 2007, oggi sono oggetto di una riflessione più ampia che prende in considerazione necessariamente i temi dell’innovazione e dell’ICT, del ricorso a modalità di propulsione diverse da quelle tradizionali endotermiche, come l’idrogeno e l’elettrico, ma anche della crescente domanda di servizi di trasporto pubblico locale con caratteristiche di efficienza e confort prima sconosciute. L’integrazione tra le modalità di trasporto, soprattutto nel settore delle merci, sta diventando la condizione per essere competitivi sui mercati di riferimento, oltre che un obbligo assunto dagli ordinamenti giuridici di molti paesi europei. Non da ultimo, la necessità di trasformare un settore che tradizionalmente è considerato una delle principali fonti di inquinamento nel tessuto urbano in un apparato pubblico e privato sempre più sostenibile sta portando a riconsiderare il modello di sviluppo così come è stato pensato sino ad oggi.
Il nuovo Piano dei Trasporti dovrà in primo luogo rispondere alla declinazione regionale di alcuni macro obiettivi europei che stanno condizionando profondamente la vita dei cittadini:
– come contribuire al raggiungimento della riduzione dei fattori inquinanti in atmosfera del 20% nei prossimi anni, e cioè ben oltre lo scenario del programma Europa 2020;
– come riequilibrare la componente del trasporto merci su acqua e ferro rispetto dell’attuale rapporto ancora fortemente sbilanciato sul “tuttostrada”;
– quali strumenti utilizzare per un vigoroso ricambio del materiale rotabile del TPL, anche mediante ricorso a strumenti finanziari diversi dal contributo statale.
E soprattutto come continuare a trasformarsi senza cessare dall’essere un fattore che contribuisce a sostenere il prodotto interno lordo veneto, stimolando la domanda di ricerca e di produzione e sostenendo un export che è fondamentale per lo sviluppo del suo tessuto produttivo.
In quest’ordine di ragionamenti sono in fase di definizione alcuni tavoli tematici che, partendo dall’analisi dei comportamenti dei cittadini e del modo in cui si è trasformato il loro approccio alla mobilità negli ultimi anni, vuol contribuire a delineare strategie chiare e percorribili per lo sviluppo della mobilità delle persone e della circuitazione delle merci.
Il convegno veneziano nel contesto di Urbanpromo intende in particolare affrontare quegli aspetti peculiari delle politiche urbane della mobilità e delle opportunità che possono emergere dal nuovo PRT.

 

PROGRAMMA

9,00 – Registrazione dei partecipanti

9,15 – Inizio dei lavori

Introduce:
Elisa De Berti, Assessore regionale ai Lavori pubblici infrastrutture e trasporti

Presentazione dell’iniziativa:
Giuseppe Fasiol, Direttore della Direzione Infrastrutture, Trasporti e Logistica

Saluto:
Mariano Carraro, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia

Il Veneto, crocevia di corridoi e di politiche
“La strategia Eusalp: scenari di connessione ai mercati del centro Europa”
Giovanni Campeol
, Università Iuav di Venezia
“La strategia Eusair e lo spazio marittimo”
Luigi ZaninRegione del Veneto Unità Organizzativa Logistica e Ispettorato di porto

Elementi per comprendere la domanda di trasporto e di mobilità del domani
“L’analisi dei comportamenti degli utenti della mobilità veneta”
Luca Romano, Direttore Local Area Network – Il progetto di ricerca Transitects
“Da Amazon alla logistica dei droni: elementi per uno scenario inedito”
Marco Mazzarino, Università Iuav di Venezia
“Gli indicatori sulla mobilità turistica attesa”
Jan Van der Borg, Università Ca’ Foscari

Colli di bottiglia, punti neri e aree grigie: le cose da affrontare subito
“Le principali infrastrutture di trasporto in Veneto”

Marco d’Elia, Direttore infrastrutture, strade e concessioni, Regione Veneto
“I link mancanti della navigazione interna”
Sergio Vazzoler, Presidente di UNII (Unione per la Navigazione Interna Italiana)
“Il porto di Venezia e di Chioggia”
Antonio Revedin, Direttore Pianificazione Strategica e Sviluppo dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico settentrionale
“Il Trasporto pubblico locale alla prova del piano”
Mauro Menegazzo, Dirigente Settore Trasporto pubblico Locale, Regione Veneto

Conclusioni
Agostino Cappelli, Università IUAV di Venezia
Mauro D’Incecco, Coordinatore Community INU Mobilità urbana e Logistica

13,30 – Fine dei lavori

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