L’adozione del Piano Strutturale segna una fase importante per la pianificazione comunale che pone le basi strutturali e strategiche per il governo del proprio territorio per i prossimi decenni.

Al nuovo Piano Strutturale, formato in coerenza con il Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico appartengono tutti i contenuti indicati dalla nuova stagione urbanistica introdotta dalla Lr. 65/2014, che affianca ai temi della pianificazione il concetto di paesaggio quale parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.

La crisi che stiamo vivendo dimostra l’interrelazione inequivocabile tra la salute umana e le condizioni ecosistemiche del pianeta:  l’interdipendenza e la rapidità della diffusione del Covid 19 hanno mostrato questa realtà in tutta la sua drammaticità. Le città hanno il compito di mostrare che una nuova economia responsabile sui temi ambientali e sociali è possibile, a partire da un nuovo sguardo su ciò di cui sono costituite, generando nuovi paradigmi urbani basati sul riuso e su nuovi modelli di governance, in grado di ri-utilizzare la città esistente, coinvolgendo i cittadini con strategie di partecipazione e codesign, nella logica di promuovere nuove forme sociali, basate su principi di responsabilità collettiva ed esplorare le forme dell’economia civile in grado di governare gli impatti sociali, e produrre forme virtuose di modelli economici. Il Piano Strutturale costruisce il progetto di governo del territorio sulla base della visione contenuta nell’Agenda Urbana Prato 2050, votata dal Consiglio Comunale nel 2020 basata sulle priorità della transizione ambientale e l’inclusione sociale, inserendosi, così, nel dibattito più generale che promuove la centralità delle politiche urbane in quelle nazionali, sostenendo la necessità di dare un forte impulso alla formazione di un programma Agenda Urbana Nazionale.

 

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