La “Città della Conoscenza” è una strategia di mandato del Comune di Bologna finanziata grazie alle risorse dei Piani Urbani Integrati (PUI), nell’ambito del PNRR e altre fonti di finanziamento locali ed europee. E’ un progetto di rigenerazione del quadrante nord-ovest di Bologna e di azioni integrate, che puntano su scienza e sapere come leve strategiche per dare una nuova direzione all’insieme delle politiche cittadine di promozione della città, attrazione dei talenti e degli investimenti di qualità, sviluppo, innovazione, internazionalizzazione, rigenerazione urbana e ambientale, ma anche per favorire nuovi processi di inclusione sociale e per rafforzare il tessuto democratico cittadino.

Tra i distretti che compongono la Città della Conoscenza è evidente l’importanza del Distretto della transizione digitale e delle nuove sfide globali, che si sviluppa lungo l’asse di via Stalingrado, connessione tra la città storica e il territorio rurale attraverso l’intera storia urbanistica bolognese. Il Distretto risalta nello scenario urbano e metropolitano sia come dimensioni territoriali (169 ha), sia come presenza di attori istituzionali, di ricerca e finanziari di importanza nazionale. Il distretto coniuga elevate capacità economiche, ampie capacità strategiche e rilevanti progetti di trasformazione. Le proposte si articolano in progetti legati alla mobilità, al nuovo sviluppo legato alla città dell’intrattenimento, alla realizzazione di nuovi quartieri residenziali e di mix funzionale.

Via Stalingrado, che si propone di trasformare da asse viario automobilistico a sistema di spazi a vocazione urbana di alta qualità, connette e coordina un insieme di aree di importanza strategica, come il Tecnopolo, l’ex caserma Sani e altre già fortemente connotate dalla presenza di grandi attori. Su uno di questi comparti, cioè il quartiere fieristico, si fonda un progetto di sviluppo trainante per l’intero quadrante che ambisce a diventare una cerniera tra i tessuti urbani.

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