Transizione ecologica e digitale, qualità urbana ed ambientale e strategie locali a sostegno della salute e del benessere dei cittadini, per far fronte alle criticità del territorio: questi i punti di partenza che hanno guidato la definizione della visione e l’elaborazione del nuovo Piano. La proposta di PUG, assunta dal Consiglio Comunale di Modena e di prossima adozione, costituisce il telaio per una città compatta, attrattiva, innovativa e ambientalmente sostenibile e si sostanzia in cinque componenti, le cui relazioni circolari e incrociate costituiscono il riferimento necessario per il governo del territorio.

Strategia, Disciplina, Quadro Conoscitivo, ValSAT e Vincoli e tutele, affrontano, ordinano e traducono le scelte di piano e orientano le trasformazioni.

La Strategia, esito del Quadro Conoscitivo diagnostico e degli indirizzi dell’Amministrazione, si articola sia nella dimensione urbana e territoriale con contesti, focus progettuali e luoghi, sia a scala locale con i rioni: vengono così pienamente definiti condizioni, opportunità e bisogni della città pubblica.

La Disciplina è concepita per raggiungere gli obiettivi della Strategia e favorire le opportunità di addensamento e rigenerazione all’interno del perimetro della città attuale, dando rilievo al contributo alla città pubblica. La stessa Disciplina detta  prescrizioni e condizionamenti per le trasformazioni sia diffuse che complesse: tutte devono rispettare Vincoli e Tutele e concorrono all’incremento della dotazioni. Alle trasformazioni diffuse si applicano le norme dei tessuti, mentre alle complesse la Valutazione del Beneficio Pubblico, una metodologia innovativa assunta con il PUG di Modena per stimare coerenza, impatti e premialità degli interventi e definire le quantità edificatorie ammissibili.

Infine, la ValSAT ha accompagnato tutto il processo e costituisce lo strumento di monitoraggio dell’efficacia sia del Piano che delle trasformazioni.

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