L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha redatto e approvato nel 2019 il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale, che prelude ai singoli piani, in fase di consultazione con le città. Il DPSSP è la prima fase del Piano Regolatore di Sistema Portuale, la seconda è costituita dai Piani Regolatori Portuali.
Il DPSSP definisce obiettivi di sviluppo e contenuti, individuando aree destinate a funzioni strettamente portuali e retroportuali, di interazione porto-città e collegamenti viari e ferroviari con i singoli porti del sistema, attraversamenti dei centri urbani, relativi ai 5 porti adriatici: Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli. Un notevole progresso, per il D.L.169/16, dopo decenni di sola programmazione di opere pubbliche.
Sono descritti gli obiettivi, le scelte, i criteri, le norme e le procedure per redigere i singoli piani portuali, partendo da riflessioni sui PRP vigenti e dalle opere finanziate o in corso quali invarianti.
La compatibilità ambientale è tema fondamentale collettivo, per la sostenibilità e per le ricadute sull’intero territorio costiero, quale “sistema integrato ed aperto”.
Chiarezza, ascolto e partecipazione sono elementi cardine per risolvere i rapporti, spesso complessi, città-porto-mare. Il conflitto tra città e porto, fulcro di lavoro ed opportunità, anche tramite le ZES, può attenuarsi affrontando l’apertura alla città come argomento di confronto-scontro-dialogo.
Brindisi è stato il caso emblematico, scelta come oggetto di un laboratorio urbano: “Brindisi. Porto e confine“. Oltre alla concorrenza internazionale, la conflittualità interna può essere affrontata in modo inconsueto.
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