I bandi PINQuA e Rigenerazione urbana hanno consentito di intervenire in due quartieri periferici di Aosta, nati entrambi con una prevalente popolazione operaia.
Il cardo e il decumano della urbs romana hanno ispirato i progetti che li ripropongono come schema di rinascita e rigenerazione dei due quartieri.

Il quartiere Cogne è voluto ad inizio ‘900 dall’acciaieria Ansaldo, per dare un’abitazione alle maestranze richiamate da altre regioni italiane.
Il Decumano lungo via Colonnello Alessi è il cuore del progetto. È un asse ciclopedonale, che lega un sistema di spazi aperti: mercato, aree verdi e per il gioco, la nuova piazza, occupata da trent’anni da due prefabbricati provvisori che verranno demoliti.
Nel vertice del quartiere, i due grattacieli saranno abbattuti, per creare un parco pubblico.
Negli edifici da ristrutturare si vuole creare un mix funzionale, per rivitalizzare il tessuto sociale e superare la mono-destinazione residenziale.
Verranno recuperati locali per attività collettive e riaperta un’autorimessa con 360 posti, liberando così dalle auto le aree in superficie.
Il Cardo completa la connessione viabile e ciclabile con il resto della città.

Il quartiere Dora è nato negli anni ’60 in un’area con importanti barriere fisiche sul perimetro: ferrovia, strada statale, acciaieria e fiume Dora, che hanno sempre condizionato la connessione con il resto della città.
Qui è il Cardo a rappresentare la spina dorsale dei nuovi servizi per il welfare: asilo nido, mensa scolastica e la sede del nuovo Centro di Quartiere.
A questo asse si interseca il Decumano della rinnovata via Berthet che recupera la forma residenziale essendo sgravata dal traffico spostato nella nuova arteria a sud. A completare gli interventi, un grande parco verde attrezzato, un’autorimessa e un marciapiede oggi inesistente lungo la via di accesso al quartiere.
Permanendo le barriere fisiche, si vuole elevare la qualità del tessuto urbano e ricreare le condizioni per lo sviluppo sociale

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