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Antonio Trampus, Università Ca’ Foscari di Venezia; Luigi Zanin, Regione del Veneto


Sia che si tratti di città dalle gloriose tradizioni marinare, come di popolosi centri urbani dell’entroterra sorti attorno ai porti di fiume, la relazione tra la dimensione cittadina e l’acqua continua ad essere un propulsore fondamentale per la trasformazione urbana. La stessa proiezione della città-porto, contesa tra la verticalità delle case-fondaco e l’indefinita spazialità del mare, tra la funzione logistica e commerciale che le è sempre stata connaturale e le esigenze di rappresentazione dei ceti che la governano, costituisce una continua fonte di stimoli per comprendere le dinamiche urbane e territoriali. Le città dei porti sono da sempre i punti strategici del potere economico, militare e politico di uno Stato, ma quel che sorprende ancor oggi è la peculiarità del loro essere un continuo motore di innovazione locale, di rappresentare ancora il punto di convergenza d’un ceto dirigente capace di attrarre capitali ed opportunità economiche.  A tale proposito va ricordato che le città-porto sono anche le realtà in cui è più vivo è il senso della competizione: in primo luogo tra le realtà urbane concorrenti, visto che i porti le infrastrutture che maggiormente generano opportunità di sviluppo. Ma il contrasto tra gli interessi di città contrapposte diviene anche il germe del forte senso di appartenenza e della più viva propensione dei portolani di cogliere quelle opportunità che per la maggior parte degli uomini di terra sono viste come una minaccia, perché più esposte all’ignoto. Il complesso tema delle “Città porto”, la mutazione dei suoi paradigmi così da consentire la sua trasformazione – per esempio, e secondo le opportunità – da città portuale a città turistica, ma anche, per contro, anche terra ove si colgono ancora tracce dei tipici paradigmi immuitari dell’antico regime, quali le franchigie doganali, sarà al centro dell’incontro organizzato nell’ambito del “Corso di perfezionamento in gestione e governo delle città-porto” che l’Università di Venezia si accinge a promuovere ampliando la propria offerta formativa.


PROGRAMMA

Un cantiere aperto: organizzazione e gestione delle città porto nella prospettiva del lungo periodo
Antonio Trampus, Università di Venezia
Letizia Carrera, Università di Bari

Fronti d’acqua: le occasioni di rigenerazione urbana nelle città-porto
Alessandra Marin, Università di Trieste

Una questione ancora aperta: le città di fiume
Luigi Zanin, Regione del Veneto

La navigazione interna e il suo ruolo nella trasformazione del territorio
Roberto Rossetto, Unione navigazione interna italiana

Dopo i muri. Prove di costruzione di città tra integrazioni e conflitti
Michelangelo Savino, Università di Padova

Impatto antropico tra sviluppo portuale e protezione della laguna: un dibattito lungo due secoli e uno studio Ca’ Foscari-CNR ISMAR
Giulia Delogu, Università di Venezia

Venezia e Marghera, il Porto in Città. Convivenze ed opportunità
Andrea Rumor, Pianificatore e Direttore IVE, Ordine APCC di Venezia

Conclusione dei lavori

Curatori e relatori:
Antonio Trampus Università Ca’ Foscari di Venezia
Antonio Trampus è professore di Storia moderna nell’Università Ca’ Foscari, dove ha fondato il corso di laurea in Relazioni internazionali. Si occupa dello sviluppo storico degli strumenti istituzionali e costituzionali per il governo delle città e degli Stati.
Letizia Carrera Università di Bari
Letizia Carrera insegna Sociologia generale e Sociologia urbana. Si occupa di temi attinenti alla partecipazione politica, al lavoro e, in una prospettiva interdisciplinare, della città contemporanea e dei mutamenti che modificano le condizioni dell’esperienza quotidiana dei soggetti.
Alessandra Marin Università di Trieste
Alessandra Marin, architetto, è Ph.D. in Pianificazione territoriale e sviluppo locale. Professoressa associata in Urbanistica presso l’Università di Trieste, insegna Progettazione urbanistica, Progettazione del territorio e Gestione dei rischi naturali.
Giulia Delogu Università di Venezia
Giulia Delogu è ricercatore in Storia Moderna all’Università Ca’ Foscari di Venezia. La sua ricerca si concentra sull’analisi di networks politici, culturali e commerciali, e di fenomeni legati alla comunicazione politica tra XVII e XIX secolo.
Luigi Zanin Regione del Veneto
Luigi Zanin si è laureato in lettere a Ca' Foscari, in pianificazione territoriale allo Iuav, e ha conseguito il dottorato di ricerca in storia medievale a Ca' Foscari. E' attualmente direttore dell'Unità Organizzativa Cooperazione internazionale della Regione del Veneto, e precedentemente direttore del settore logistica e navigazione. I suoi interessi afferiscono agli ambiti della storia medievale e la storia del diritto italiano, in particolare studia l'evoluzione che nel territorio friulano assumono le relazioni feudali durante il XIII secolo.
Andrea Rumor Ordine APPC di Venezia
Andrea Rumor, urbanista, è Direttore Tecnico di IVE – La Immobiliare Veneziana srl (controllata dal Comune di Venezia), di cui è stato anche Direttore Generale. In passato Responsabile della Pianificazione presso l’Autorità Portuale di Venezia. Ha collaborato per vari anni ai corsi di Pianificazione dei Trasporti dello IUAV. E’ membro del Direttivo INU Veneto.
Michelangelo Savino Università di Padova
Laureato in Urbanistica presso lo IUAV di Venezia, PHD in Pianificazione Territoriale, è professore ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica presso il Dipartimento ICEA dell’Università di Padova. Dal 2007 è co-direttore della rivista Archivio di Studi Urbani e Regionali.

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