Ponte san Giovanni è un insediamento sorto sulle rive del fiume Tevere a circa 7 km dal centro di Perugia, che in poco più di cinquanta anni raggiunge i 20.000 abitanti diventando uno dei più popolosi quartieri della città. Lo sviluppo demografico del quartiere, cresciuto in un ambito territoriale pianeggiante compreso tra il fiume Tevere, la linea ferroviaria e una viabilità di interesse nazionale come la E45, è andato di pari passo con lo sviluppo delle attività industriali, commerciali e, più recentemente dei servizi, accompagnato da una rilevante attività edilizia sia di iniziativa privata che pubblica, piuttosto caotica. Nel corso degli anni 2000 il quartiere ha conosciuto il fallimento di importanti progetti di ristrutturazione di ex siti industriali dismessi che ne hanno sfregiato il tessuto urbano. La presenza di grandi immobili incompiuti nel pieno del tessuto urbano del quartiere, tra cui il maggiore è quello del complesso ex Palazzetti, sono una ferita aperta che occorre rimarginare per arrestare il degrado e migliorare la vivibilità dell’abitato di Ponte San Giovanni.

I due Programmi per la qualità dell’abitare presentati dal Comune di Perugia a seguito del bando del Ministero delle Infrastrutture, ed entrambi ammessi a finanziamento, sono l’imperdibile occasione per sanare una delle ferite aperte nel tessuto del quartiere (recupero quartiere ex Palazzetti, proposta Pinqua denominata “PS5G”) e per realizzare quella “molteplicità di interventi tesi alla ricucitura degli spazi pubblici, alla qualificazione della struttura verde, delle percorrenze pedonali e ciclabili, delle attrezzature pubbliche” citata come una delle strategie del PRG  per il quartiere di Ponte San Giovanni e mai attuata (Pinqua “Ponte San Giovanni da periferia a città”).

Caratteri essenziali Pinqua “Ponte San Giovanni da Periferia a città”.

Insieme di interventi di piccola media dimensione strettamente connessi tra loro volti a: riqualificare ed efficientare il patrimonio di alloggi di edilizia residenziali pubblica di Ater e del Comune; riqualificare e connettere il sistema delle aree verdi; creare una rete di piste ciclopedonali; riqualificare e dare forma all’asse centrale di Via Cestellini; migliorare l’accessibilità alla stazione ferroviaria dal centro del quartiere; riqualificare immobili pubblici del CVA e della scuola; migliorare il sistema della raccolta differenziata; migliorare l’efficienza energetica del quartiere attraverso la creazione di “comunità energetiche; riqualificare e valorizzare un sito archeologico etrusco di rilievo nazionale come la necropoli dei Volumni”.

Caratteri essenziali Pinqua “Ps5G”.

Recupero di un complesso edilizio in stato di abbandono denominato ex Palazzetti. Si prevede l’acquisto dell’intero complesso immobiliare da parte di Ater (soggetto attuatore dell’intervento) ed il recupero dello stesso con l’obiettivo di creare un quartiere modello per l’alta qualità dell’abitare, creando un mix di alloggi di Edilizia residenziale sociale e a canone concordato, spazi commerciali, servizi socio-culturali di quartiere. Un quartiere Sostenibile, Sociale, Smart, Sperimentale, Salubre, che sono nella contemporaneità sinonimo di elevata qualità abitativa: da qui le ragioni del motto “PS5G”.

 

 

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