Ad Altamura dal secondo dopoguerra si è affermato un approccio utilitaristico al territorio e alle sue risorse, un consumo intensivo del suolo, indifferente ai problemi della tutela del paesaggio e della sostenibilità delle trasformazioni.

La stanchezza e la congestione della città consolidata, incapace di dare risposta ad aspettative legate ai nuovi modelli economici e alla qualità dell’abitare, ha determinato, specularmente, il trasferimento verso i territori extra-urbani.

La strategia PINQUA, denominata QuIDD (Quartieri Innovativi  Data Driven-Pinqua Extramura, Pinqua Selva e Pinqua Carpentino.), mira a recuperare una visione sistemica dello sviluppo avviata dall’Amministrazione negli ultimi anni con l’integrazione  del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana e della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile, che coniughi le trasformazione urbana con lo sviluppo economico e sociale in un’ottica

green

di costruzione del paesaggio e prevede la rinaturalizzazione e la valorizzazione delle matrici storiche e delle loro direttrici di penetrazioni interne a schema radiale, che diventeranno un’infrastruttura ecologica e logistica, assumendo il ruolo di assi della mobilità lenta di collegamento città-campagna, periferia-centro storico lungo i quali innestare i servizi pubblici di quartiere e territoriali. Questa rete di connessione mette in relazione tra loro gli immobili storici  destinati a social-housing e case-bottega e hub-sociali garantendo cosi la possibilità di fruire facilmente del sistema unitario di servizi integrati alla residenza, la cui gestione sarà costruita con i partners socio-economici. Intorno a questa azione pubblica, che assume il ruolo di leva per gli investimenti privati, mediantePartenariati Pubblici Privati, che si attiverrano con gli strumenti di comunità quali i Programmi Integrati  di Rigenerazione Urbana (ex LEGGE REGIONALE 29 luglio 2008, n. 21 “Norme per la rigenerazione urbana”).

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