Il lungo processo analitico, che ha portato alla costruzione del quadro delle conoscenze del territorio per il PUG di Modena, si è svolto prima che l’emergenza da Covid-19 rivoluzionasse gli equilibri sociali, economici e urbani, catapultatoci verso “una nuova normalità”. Va precisato, però, che i nodi principali emersi in sede di Quadro conoscitivo, le fragilità territoriali e ambientali, gli equilibri tra città costruita e ambiente, i bisogni sociali e di welfare, le complessità economiche sono stati confermati e accentuati dalla pandemia. Per Modena, e non solo, il tema della resilienza del territorio è ora più che mai centrale: transizione ecologica e digitale, qualità urbana ed ambientale e strategie locali a sostegno della salute e del benessere dei cittadini, per far fronte alle criticità del territorio, rappresentano i punti di partenza per sviluppare la visione e il nuovo piano.

Le scelte, raccontate con le 5 strategie nel PUG, nascono da una visione di “città compatta, attrattiva, innovativa” e “ambientalmente sostenibile”; e affermano che per il futuro le risposte sono da ricercare all’interno del perimetro della città attuale, favorendo principalmente opportunità per processi di addensamento e rigenerazione e dando rilievo al contributo alla città pubblica. In questa cornice, le azioni che il PUG introduce per traguardare la visione della città sono state oggetto di discussione e revisione, analisi e confronto con enti, associazioni, cittadini e tecnici, verso una versione definitiva e il più possibile condivisa, dando grande importanza alla possibilità di intercettare le risorse del PNRR. Per Modena, al pari delle altre città italiane, il piano nazionale rappresenta l’occasione per concretizzare le politiche del PUG, pienamente coerenti con la visione europea di ripresa e resilienza, nel quale il progetto della città pubblica e delle dotazioni riveste un ruolo centrale e qualificante in risposta alle emergenze e fragilità del territorio.

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