Negli ultimi tre anni la Fondazione ha destinato quote sempre crescenti ad investimenti finalizzati a rispondere ai bisogni sociali espressi dalla comunità. Come investitore sociale ha contribuito allo sviluppo del territorio, conciliando la tradizionale attività filantropica con forme di impiego del patrimonio in grado di produrre positive ricadute sociali ed economiche e di attrarre l’afflusso di ulteriori risorse.

Tra i più importanti investimenti della Fondazione alla Spezia: la realizzazione del nuovo Polo riabilitativo del Levante Ligure, gestito dalla Fondazione Don Gnocchi Onlus; l’acquisto e la ristrutturazione di un fabbricato rurale abbandonato e dei terreni circostanti per realizzare un Campus Agrisociale a “Sant’Anna”, destinato all’accoglienza e all’inclusione socio-lavorativa di persone autistiche, gestito all’Associazione AGAPO Onlus; un intervento di social housing nel quartiere di “Bragarina”, avviato dal Fondo Housing Sociale Liguria (FHSL), costituito da Fondazione Carispezia, Fondazione Agostino De Mari di Savona, Compagnia di San Paolo, Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr e gestito da IdeA FIMIT Sgr.

Nella scelta degli interventi strategica è stata la selezione di contesti con forti criticità – dalla disgregazione sociale all’inconsistenza edilizia – ma anche con buone prospettive di sviluppo – all’interno di aree di trasformazione -. In quanto destinati alla collettività, la scommessa è quella che gli edifici diventino condensatori sociali e contribuiscano al miglioramento del contesto in cui si trovano, puntando sulla loro capacità di esprimere qualità urbana, qualità edilizia e, attraverso queste, di migliorare la qualità dei servizi svolti.

Il Polo riabilitativo, in particolare, si colloca a margine di un vasto comparto ex industriale con previsioni urbanistiche di forte sviluppo residenziale che, una volta avviato, potrebbe spostare l’asse di centralità urbana. Beneficia di una buona accessibilità, della disponibilità, nell’immediato intorno di aree per servizi complementari e della prossimità con il nuovo Ospedale. Ha l’aspetto rassicurante di una struttura residenziale e dissimula, al suo interno, una struttura sanitaria dotata di tutti i requisiti ospedalieri. Dal punto di vista impiantistico coniuga l’attenzione all’ambiente con i vincoli imposti dall’utilizzo specialistico. Ha un piano terra molto vetrato, dedicato all’accoglienza e al trattamento; quattro piani di degenza e, al quinto livello, l’Hospice per malati terminali. È accogliente e fortemente caratterizzato dall’uso del colore, che facilita l’orientamento, allontana l’immagine della segregazione e collabora a dare un’idea della malattia come stato temporaneo, che punta al recupero. Beneficia della presenza di un’ampia zona verde e della vista aperta, verso il mare. Nelle stanze le finestre arrivano fino a terra per consentire anche da letto un’ampia vista. All’ultimo livello, l’Hospice ha 9 camere singole con possibilità di ospitare una seconda persona. L’ampia terrazza, in parte coperta con ampie fioriere che separano le stanze, preservandone la privatezza, si affaccia verso il lato ovest dell’edificio ed è studiata in modo da offrire uno spazio esterno separato e fruibile ai parenti e una bella vista panoramica agli ospiti della struttura.

Il “Campus Agrisociale” in località “S. Anna” prevede la ristrutturazione di edificio rurale e di adiacente compendio agricolo collinare. Il progetto, nel rispetto delle caratteristiche della zona collinare che delimita il Golfo della Spezia, unisce alla nuova finalità sociale il recupero agricolo di un’area abbandonata con funzioni anche di agriturismo. Obiettivo finale del “Campus Agrisociale” è concentrare diverse attività con scopo principale l’accoglimento di disabili e/o persone con problematiche di integrazione sociale e la realizzazione di percorsi di inclusione socio-lavorativa. Nel compendio agricolo è ubicato un edificio rurale, a due piani, nel quale il piano terreno, con annesso portico esterno, è destinato alle attività di ristorazione. Il piano primo è adibito all’ospitalità dei disabili e degli utenti dell’agriturismo. Viene realizzato un volume interrato per il ricovero di mezzi agricoli e per servizi, oltre ad un parcheggio sulla viabilità d’accesso.

L’intervento di housing sociale in località “Bragarina” (via della Pianta) prevede la realizzazione di due edifici di tre e quattro piani fuori terra con 61 alloggi complessivi da 50 a 110 mq, oltre ad un piano terra per usi commerciali e servizi alle abitazioni, con posti auto e cantine nell’interrato dell’edificio a quattro piani. L’intervento di housing sociale è caratterizzato dalla realizzazione, sulla copertura degli edifici di locali per attività hobbistiche individuali e collettive oltre ad orti pensili per attività di orticoltura biologica destinati all’autoconsumo. Al piano terra sono previsti fondi commerciali e spazi per servizi all’abitare, definiti ed autogestiti dai condomini e fruibili anche dall’intero quartiere residenziale circostante.
L’articolazione dei volumi e degli spazi aperti genera un nuovo paesaggio, luogo protetto per i residenti in cui gli spazi dell’abitare e della socialità si intrecciano con gli spazi di transito. Al piano terra le abitazioni dialogano con le piazze urbane e con le funzioni pubbliche, mentre ad una quota superiore gli spazi comuni si privatizzano e le funzioni sono riservate ai residenti. Qui gli spazi condivisi possono così ospitare attività legate al lavoro, allo studio e al tempo libero e si fondono con spazi aperti di pertinenza. Orti, aree di gioco e spazi verdi in copertura accompagnano gradualmente il passaggio dal mondo pubblico a quello domestico.

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