Le ex Officine Grandi Riparazioni di Torino sono un magnifico esempio di archeologia industriale ubicato in una zona strategica della Città. Aperte nel 1878 come fabbrica per la costruzione e la manutenzione di locomotive e vagoni ferroviari, restarono in funzione fino agli anni Settanta dando lavoro a migliaia di operai e artigiani di primissimo ordine, portatori di saperi articolati e complessi. Dismesse nei primi anni Novanta, dal 2011 in avanti hanno ospitato diversi eventi culturali. Nel 2013 sono state acquistate dalla società consortile per azioni OGR-CRT, ente strumentale della Fondazione CRT: nei primi sei mesi di apertura sperimentale, nel 2013, hanno ospitato 112 eventi legati al design, all’architettura, alla musica, al teatro e alla fotografia e hanno avuto 122.000 visitatori.

Attualmente le OGR sono interessate da alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzati alla messa in sicurezza dell’edificio e propedeutici ad un recupero per un uso funzionale dell’immobile. Al termine dei lavori, previsti nella seconda metà del 2015, si potrà contare su spazi polivalenti destinati a produzioni artistiche e culturali, all’innovazione e alle start up nell’ambito delle nuove tecnologie.
Le ex Officine Grandi Riparazioni di Torino sono un grande fabbricato con impianto ad H di cui fanno parte due edifici paralleli lunghi quasi 200 metri e collegati trasversalmente da una terza costruzione più bassa, per un totale di circa 20.000 mq. La collocazione in un’area strategica e centrale della città e l‘importanza storico architettonica dell’edificio fanno maturare nella Fondazione CRT, nel 2008, il “Progetto OGR”, finalizzato allo sviluppo di un polo culturale e scientifico, che si inserisce nel più ampio progetto di sviluppo dell’area urbana di Porta Susa.
La Fondazione CRT ha inteso applicare al “Progetto OGR” i principi della Venture Philanthropy, che ha la finalità di assicurare sostenibilità ed autonomia economica agli interventi erogativi.

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